big_toy ha scritto:
Ok Big Toy concordo che gli attuali modelli non possono essere riparati con nastro americano, fil di ferro e un paio di metri di filo elettrico, ma allora cosa suggerisci?
Portarsi dietro l'assistenza come alla Dakar?
Allora concordo con l'attenzione la calma e il massimo rispetto, ma credo che un Toy con un numero ragionevole di viaggi con una attenta manutenzione fatta da "persone preparate" e non stregoni dia una ragionevole tranquillità.
Le persone che si mettono in situazioni molto difficili ogni anno ce ne sono forse un centinaio, ma quanti sono i viaggiatori africani?
Certo non bisogna mai commettere delle leggerezze, ricordo in Tunisia abbastanza vicino a Ksar Gilane un gruppetto di ragazzi ha iniziato a scorazzare fra le dunette a nord del fortino, sono rientrati tutti meno uno convinti che lui fosse avanti, quel ragazzo invece era rimasto dietro ad una dunetta in difficolta riavviare la moto, una volta accesa il panico, sapeva di essere a non più di un paio di km dal campo , ma non aveva la più pallida idea di dove andare, in quel gazzabuglio non trovava le tracce anzi ne trovava troppe, veniva buio e lui era assalito dall'angoscia.
Gli altri al campo resisi conto che non c'era sono stati fermati da un locale che ha detto lo vado a cercare io meglio cercarne uno adesso che cinque domani, dopo due ore e tornato con quel ragazzo, io l'ho rivisto al ritorno sulla nave aveva ancora quello sguardo strano di uno che ha perso qualcosa laggiù nelle dunette.
Certo non basta trovare via Roma a Torino con il GPS e di dire di saperlo usare.
Chi è stato laggiù, sa che a volte c'è una luce che ti impedisce di vedere un buco a 30 metri davanti a te anche se tutta la tua attenzione è concentrata li, succede spesso di dover guardare di fianco per capire se si stà salendo o scendendo.
Il deserto come dice big_toy è un grande amico ti dà molto se sai rispettarlo, occhio a non sottovalutarlo, lui può prendersi molto anche tutto, compresa la pelle.
Saluti Claudio