antonio ha scritto:
lascia perdere che mi hanno fatto un offerta per il 78 che per un attimo mi ha fatto pensare di venderlo ( rientravo di tutte le spese o quasi )
poi il cuore ha prevalso
Infatti sulla "personalizzazione spinta" il problema, in genere, è quello: ho ti ci affezioni troppo e non c'è offerta che tenga oppure ci hai speso tanti di quei soldi che piuttosto di venderlo per 4 spiccioli te lo tieni...
Se invece vai di restauro conservativo la quotazione di mercato è quella e se il pezzo è raro, è quotato, con il tempo si rivaluta e qualche estimatore, prima o poi, lo si trova.
Ho uno zio "fanatico" da questo punto di vista: è stato uno dei più importanti collezionisti di moto d'epoca in Italia (ha ancora una Gilera targata BL9 del 1929 che la stessa Gilera brama per possederla - unico pezzo al mondo) e adesso, passando gli anni, si sta spostando verso le 4 ruote. Ora è impazzito per il duetto: ne compra a nastro e poi alcuni li fa restaurare, altri li smonta e i pezzi in parte li vende in parte li tiene per le sue.
E' talmente fanatico di "motori d'epoca" che si è pure comprato un trattore Massey Ferguson dei anni 60: ora è come era 40nni fa appena uscito dalla concessionaria ...
Tornando alle due ruote (molte le ha vendute ma ne ha tenute molte, le più "Interessanti"), gli ho visto comprare dei rottami clamorosi, trovati in fattorie, stalle, fienili, in giro per le campagne e poi spenderci tanto di quel tempo per cercare pezzi di ricambio e farli restaurare... ma poi ho visto il rottame trasformarsi in un piccolo gioiello che veniva rivenduto a prezzi incredibili che ripagavano lo zio di tutto quello che aveva speso.
La cosa che lui mi dice sempre è che non esiste denaro che ti ripaghi del tempo perso: di quello si che ne serve tanto, tanto, tanto (oltre a qualche soldino da investire)...
Comunque, andando un filo OT, "tuttostobendidio" mio zio ce l'ha in campagna dove, in una sorta di cascina comune, abbiamo casa anche noi. Si trova nel biellese, sulle colline della Serra in piena campagna: avevo intenzione di organizzare un piccolo raduno/scampagnata con sosta presso la "Contea di Peverano" (la nostra "cascinona") e visita al "Minimuseo Achini" delle 2 ruote...
Comuqnue sia, se dovessi scegliere la strada del restauro, va da se che mi rivolgerei al mio caro zio Carlo per le dritte del caso. Lui si che è veramente pericoloso: se gli dico che parto in un'operazione così non mi molla più e mi trascina in giro per mezza Italia...