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Re: Greece Land Cruising 2021
Buongiorno a tutti!
Sto valutando questo bel viaggio da fare con al seguito moglie e bimba.
Devo capire quanti giorni riesco a prendere di ferie in un mese difficile. Sicuro non tutte le 4 settimane alle cui devo aggiungere i tempi tecnici per andare e tornare alla velocità di crociera del 105 carico
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Re: Greece Land Cruising 2021
Infatti, solo per andare e tornare dalla Grecia, via terra o con traghetto bisogna pianificare almeno 4/5 giorni tra AeR. Io credo che farò tre settimane in tutto. Vedremo le date esatte che saranno comunicate.
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Re: Greece Land Cruising 2021
Iniziamo l'anno nuovo continuando a sognare nuove avventure e nuovi viaggi.
Questo è e resta una certezza, per la prossima estate.
Nei giorni scorsi mi sono incontrato con "il nostro" iu2 (Eugenio), a casa sua, e abbiamo iniziato a mettere giù un po' di idee per una parte del viaggio, quella che interesserà il Peloponneso.
Ci siamo concentrati, per il momento, su un'area che lui conosce molto bene, avendo lì casa e andandoci da circa 20 anni, più precisamente quella intorno a Neapolis.
Neapolis è una cittadina di circa 2000 abitanti sulla costa interna della Laconia orientale, la punta estrema del Peloponneso, ad appena 150 chilometri dalla leggendaria città di Sparta, che non mancheremo certo di visitare.
La città moderna si trova a poca distanza dal luogo dove sorgeva Voies, una antichissima città di origine micenea fondata nel 2000 a.C., dove una leggenda sostiene fosse arrivato anche Enea, il condottiero troiano in fuga dopo la distruzione della sua città da parte degli Achei. Enea avrebbe anche fondato a poca distanza Afrodisia, Itis e Sidis formando la cosiddetta Tripoli della Laconia che in periodo miceneo furono alcune delle città più ricche del Peloponneso.
Da un’analisi storica risulta evidente che Voies fu uno dei centri di maggior importanza della zona fino al momento della conquista romana della Grecia, nel corso del II secolo a.C., quando la città venne abbandonata dopo che l’esercito di Roma incendiò gli edifici più importanti. Oggi Neapolis fa parte insieme ad altri centri minori della municipalità di Vatika, integrata nel più grande comune di Malvasia (altra località che visiteremo e che riserva incredibili sorprese), che si trova sulla costa opposta della Laconia.
Tra le varie cose viste insieme, tra cui sue fotografie meravigliose dei dintorni, poco a sud di Neapolis si arriva a Pounta dove è possibile prendere un traghetto che in quindici minuti arriva ad una piccola ed incantevole isola, Elafonisos, che potrebbe valer la pena andare a visitare e, magari, dove passare al mare una mezza giornata.
Una vista dell'isoletta di Elafonisos:
Elafonisos è l’isola dei cervi. Così perlomeno dice il suo nome, la cui etimologia è semplice, visto che viene da elafi = cervo, nisi = isola. Di cervi non credo che ne vedremo, ma non ha importanza: scopriremo le sue spiagge.
A sud di Elafonisos c'è un'altra bellissima isola, più grande, meno frequentata, quasi selvaggia, anch'essa raggiungibile in traghetto e dove poter girare, visitare e magari fermarci per una notte.
E' l'isola di Kithira o Kythira, questa:
"Isola dei dolci segreti e delle feste del cuore". Questa citazione di Beaudelaire, dalla sua poesia "Un viaggio a Citera", esprime appieno l’essenza di quest’isola. La poesia prosegue: "… Dell'antica Venere il superbo fantasma si libra sui tuoi mari come un aroma, riempendo gli animi d'amore e di languore...". Albe, tramonti, passeggiate sui suoi sentieri, sulle spiagge quasi deserte, ritmi calmi, sapori e fragranze; Kythira è un'isola quasi magica, meravigliosa, ma va assolutamente vissuta in completa adesione spirituale con la terra che si pesta, il mare in cui ci si immerge, sotto i caldi raggi del sole.
La leggenda narra che a Kythira è nata Afrodite (Venere), e non c’è da stupirsi, la storia invece racconta che quest’isola ha visto passare le civiltà minoiche, bizantine, veneziane, le immancabili incursioni dei turchi, piccoli periodi di dominio russo ed infine l’influenza della Francia e dell’Inghilterra.
Kythira (alias Kithira, Kythera, Citera, Cerigo, Tsirigo) ha 3973 abitanti (censimento 2011) residenti nei numerosissimi villaggi compresi in una superficie di circa 280 Km quadrati, con oltre 50 Km di costa. Dista 120 miglia nautiche dal porto del Pireo e 12,5 miglia nautiche da Capo Maleas, prefettura di Lakonia, punta del "terzo dito" del Peloponneso e luogo in cui il mar Ionio si fonde con l’Egeo. L'isola è collinare e il punto più alto supera appena i 500 metri s.l.m., formata da colline, altipiani, valli piuttosto fertili, veri e propri canyon, con punti di notevole interesse sul piano naturalistico. Il terreno accidentato e le scogliere sono state modellate dai venti che soffiano nella zona, lasciando comunque una serie di spiagge incantevoli, quasi mai collegate fra loro da una viabilità costiera e raggiungibili dal centro dell'isola mediante strade talvolta asfaltate, talvolta sterrate ma di facile percorribilità, in pochi casi più impegnative, alcune raggiungibili solo dal mare, in particolare nella costiera occidentale, più selvaggia, dove la roccia imponente si getta direttamente sul mare. Le baie sono di diverse dimensioni, ospitando spiagge e alcuni dei pochi villaggi costruiti sul mare.
L'isola si trova praticamente alla confluenza di tre mari: lo Ionio, l'Egeo e il mar Cretese.
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Re: Greece Land Cruising 2021
Restando nel Peloponneso e, lungo il giro, spostandosi verso nord, una meta che vedremo sarà Monemvasia, in italiano nota anche come Malvasia.
Il nome greco Μονεμβασία ("un solo accesso") deriva dalla esistenza di un'unica porta d'entrata alla città fortificata (moni emvasis). L'antico nome, Minoia, indica la presenza di un antico insediamento minoico.
Il paese si trova a circa 400 metri dalla terraferma, a causa di un terremoto che separò un piccolo lembo di terra dal continente durante il 375 dopo Cristo. Il suo nome deriva da due parole greche, “mone” ed “emvassi”, che significa “singolo e ingresso”. Veniva chiamata Malmsey da vecchi scrittori inglesi, Napoli de Malvasia dai Veneziani e Malvasia dai francesi, a causa del famosissimo vino che veniva prodotto in zona ed esportato nei porti di tutta Europa.
Fondata dai Bizantini nel VI secolo, divenne da subito un importante porto dell’Impero, rimanendo Bizantina sino al 1249 quando venne conquistata dai Franchi, dopo un lungo anno di assedio. Soltanto 10 anni dopo, nel 1259, Monemvasia torna nei possedimenti dell’Impero Bizantino, e diviene il porto principale del Despostato di Mystra, la città sorta sulle ceneri dell’antica Sparta.
Quando tutto il resto della regione fu catturata dai Turchi, nel 1460, Monemvasia rimane incredibilmente indipendente, finendo sotto il controllo del papato (1460-1464) e poi sotto i Veneziani (1464-1540). Nel 1540 i Turchi riuscirono infine a prenderne il controllo, dopo che i veneziani abbandonarono la loro guarnigione. Sebbene Monemvasia sperimentò un grande calo, economico e di prestigio, sotto il dominio turco, rinacque velocemente quando tornò fra le mani veneziane, tra il 1690 e il 1715. Durante la guerra d’indipendenza della Grecia, combattuta all’inizio del XIX secolo, Monemvasia fu la prima delle grandi fortezze turche a cadere, a seguito di un assedio di quattro mesi nel luglio del 1821.
Molto più tardi, durante la seconda guerra mondiale, i neozelandesi della sesta Brigata, con diverse migliaia di uomini, furono evacuati, il 28 aprile 1941. Poco dopo i tedeschi entrarono a Monemvasia, che non fu utilizzata come posizione difensiva, ma piuttosto come un luogo per ricoverare i soldati feriti.
E sorprendente. Lo si capisce anche solo a guardarla dall’alto: un tempo isola, è oggi una sorta di sperone di roccia peninsulare. La si raggiunge attraverso un ponte, incapace però di preparare alla visione. La visione di una roccaforte medioevale, costruita su uno dei lati dell’allora isola e cinta da mura impenetrabili.
Salendo verso il castello, è possibile godere di un panorama straordinario sul Peloponneso e sul blu del mare. E ci si più arrampicare ancora più su: dalla fortezza, un piccolo sentiero raggiunge l’affascinante Chiesa di Agia Sofia, posta sulla cima di una scogliera.
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Re: Greece Land Cruising 2021
La Grecia offre senz'altro luoghi a dir poco spettacolari. Io il viaggio me lo sono segnato, ma per i tempi che credo avrò a disposizione sarò con voi solo per la parte continentale.
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Re: Greece Land Cruising 2021
Ciao a tutti, come ha scritto Lorenzo qualche giorno fa, senza trasgredire a nessuna indicazione del DPCM vigente in quella data e nel rispetto di tutte le procedure atte a contenere la diffusione del virus, ci siamo incontrati per una chiacchierata in merito a questo viaggio che Lorenzo ha messo in programma.
Ho cercato di mettere a sua disposizione quello che ho raccolto in termini di esperienza sul territorio ellenico negli ultimi anni. Ho visto grande entusiasmo nel desiderio di portare a compimento questo progetto e sono convinto che l'entusiasmo sarà l'aspetto trainante del viaggio.
Da parte mia cercherò di essere d'aiuto nella stesura del programma di una parte della vacanza e principalmente farò il possibile per trasmettere le sensazioni che provo ogni volta che mi trovo avvolto dall'atmosfera greca.
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Re: Greece Land Cruising 2021
Le due isole e questa Malvasia, valgono il viaggio.
Bravissimo il Presidente e tutti coloro che si spendono per l'organizzazione e pianificazione di questo tour.
Siete validi!
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