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Re: Greece Land Cruising 2021
Il bungee jumping non fa proprio per me...
Ma buttando sul piatto qualche tappa interessante, sulla seconda metà del percorso, si potrebbe andare a visitare il Monte Olimpo, che è, con i suoi 2.917 mslm, la montagna più alta della Grecia. È situato nella parte settentrionale del paese, tra la Tessaglia e la Macedonia, non lontano dal mare Egeo.
Nella mitologia greca, la vetta del monte (perennemente circondata da nubi bianche) era considerata la casa degli dei olimpi – ed era dunque ritenuto impossibile raggiungerla senza il permesso degli dei stessi.
Nel 1938 è diventato sede del Parco nazionale del Monte Olimpo.
Il parco è un'area protetta istituita nel 1938 e comprende il medesimo monte ed è situato nella prefettura della Pieria.
Il parco occupa una superficie di circa 120 km quadrati ed è caratterizzato dalla presenza di foreste di pino, faggio e piante sempreverdi; il monte affianca la stretta Valle di Tempe, attraversata dal fiume Peneo che sfocia nel golfo di Salonicco.
..... Chi sa com'è che sulla "vetta" c'è sempre un 80! Ma ??!!??....Sarà mitologia anche questa .....
Ahahahah, è vero, hai ragione Fede!
Ad ogni modo, restando in tema di "rovine antiche" (come l'80), un'altra tappa sarà il sito archeologico di Delphi, una storica città dell'antica Grecia, sede del più importante e venerato oracolo del dio Apollo, assieme a Dydyma.
Situata nella Focide sulle pendici del monte Parnaso, a circa 130 km a nord-ovest da Atene e a 600 m s.l.m. all'incrocio di antiche vie di comunicazione. Nei tempi antichi si pensava che Delfi fosse il centro del mondo, quindi era sede dell'omphalos o ombelico del mondo.
Centro abitato già in età micenea (XI-X secolo a.C.), Delfi mostra le prime tracce di un culto legato alla dea Terra (Gea) e al serpente Pitone a partire dall'VIII secolo a.C.. Successivamente subentra al culto di Gea quello del dio Apollo, detto Pizio, ossia vincitore di Pitone. Il culto si caratterizza per la richiesta di vaticini alla sacerdotessa di Apollo, la Pizia, che emetteva i responsi al centro del santuario, seduta su un tripode, dopo essere entrata in trance respirando il vapore che fuoriusciva da una fessura della terra. La tradizione vuole che Zeus avesse indicato il luogo di fondazione del santuario nel punto in cui due aquile, fatte volare da lui, fossero atterrate insieme. Questo punto identificava Delfi come il centro del mondo. I vaticini della Pizia erano spesso ambigui e oscuri, come quello dato al re di Lidia Creso.
Il nucleo più primitivo del santuario risale al VII secolo a.C. e fu più volte ricostruito a seguito di incendi e fenomeni naturali, come i terremoti. I Giochi pitici cominciarono ad aver luogo tra il 591 ed il 586 a.C., ma già poco dopo la sua fondazione il santuario era stato sede di competizioni poetiche.
Fin dalla sua fondazione l'oracolo divenne centrale nella vita sociale e politica dei Greci, come nel caso della Grande Colonizzazione dell'VIII-VII secolo a.C., durante la quale i responsi oracolari facevano da guida per i coloni. Rivestendo una così grande importanza, venne fondato un ente per la salvaguardia della neutralità dell'oracolo, chiamato Anfizionia di Delfi. Nonostante questa precauzione, molte famiglie aristocratiche greche tentarono di accaparrarsene i favori, come nel caso dell'incendio del 548 a.C. che distrusse il santuario, ricostruito a spese della famiglia ateniese degli Alcmeonidi. La stessa Anfizionia di Delfi fu spesso al centro di eventi bellici chiamati guerre sacre (in totale quattro), la prima delle quali, di dubbia storicità, ebbe luogo all'inizio del VI secolo a.C.
A partire dalla fine del VII secolo a.C., le città greche cominciarono a depositare presso il santuario i propri tesori votivi, ospitati in apposite "cappelle" chiamate thesauroi, costruite a spese della città depositante, spesso non senza un valore propagandistico.
Per tutta la durata del secondo grande conflitto della storia greca, la guerra del Peloponneso, il santuario fu sotto il controllo della città di Sparta.
Dal 357 al 346 a.C. si combatté la terza guerra sacra, che vide emergere la Macedonia come potenza dominante dell'Anfizionia di Delfi, egemonia confermata durante l'ultima guerra Sacra, la quarta (340-338 a.C.), che segnò inoltre, con la battaglia di Cheronea del 338 a.C., la definitiva egemonia della Macedonia sulle città greche.
Con la battaglia di Pidna del 168 a.C., e la conseguente caduta della Grecia nel gruppo delle province romane nel 145 a.C., Roma impiantò stabilmente la propria influenza sul santuario, che venne ripetutamente restaurato dagli imperatori Augusto, Domiziano ed Adriano. La diffusione del Cristianesimo minò all'origine il prestigio del santuario apollineo, fino alla sua definitiva chiusura da parte dell'imperatore Teodosio I nel 394 (già nel 391 erano stati aboliti i culti pagani).
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