Se parliamo di "viaggio", di storia, di cultura, di avventura, di natura, oltre al fascino indiscutibile dell'Africa, non si può non parlare anche del Medio Oriente e dell'Asia.
Uno dei viaggi che mi piacerebbe veramente tanto poter fare con il mio Land Cruiser prima di passare a miglior vita è proprio questo, ripercorrere una delle antiche "Vie della seta".
Per "Via della Seta" (in cinese: 絲綢之路T, 丝绸之路S, sī chóu zhī lùP; persiano: راه ابریشم, Râh-e Abrisham) s'intende il reticolo, che si sviluppava per circa 28.000 km, costituito da itinerari terrestri, marittimi e fluviali lungo i quali nell'antichità si erano snodati i commerci tra l'impero cinese e quello romano.
Le vie carovaniere attraversavano l'Asia centrale e il Medio Oriente, collegando Chang'an (oggi Xi'an), in Cina, all'Asia Minore e al Mediterraneo attraverso il Medio Oriente e il Vicino Oriente. Le diramazioni si estendevano poi a est alla Corea e al Giappone e, a Sud, all'India.
Dall'antica Cina all'antica Roma
La destinazione finale della seta che su di essa viaggiava (non certo da sola ma insieme a tante altre merci preziose) era Roma, dove per altro non si sapeva con precisione quale ne fosse l'origine (se animale o vegetale) e da dove provenisse. Altre merci altrettanto preziose viaggiavano in senso inverso, e insieme alle merci viaggiavano grandi idee e religioni (concetti fondamentali di matematica, geometria, astronomia) in entrambi i sensi, manicheismo, e nestorianesimo verso oriente. Sulla via della seta compì un complesso giro quasi in tondo anche il buddhismo, dall'India all'Asia Centrale alla Cina e infine al Tibet (il tutto per trovare itinerari che permettessero di evitare le quasi invalicabili montagne dell'Himalaya).
Questi scambi commerciali e culturali furono determinanti per lo sviluppo e il fiorire delle antiche civiltà dell'Egitto, della Cina, dell'India e di Roma, ma furono di grande importanza anche nel gettare le basi del mondo medievale e moderno.
I percorsi
La via della seta terrestre si divideva in due fasci di strade, uno settentrionale e uno meridionale.
Rami settentrionali
la Pagoda della Grande Oca Selvatica (648-705), simbolo di Xi'an
Sempre partendo da Chang'an ovvero Xi'an, salivano in direzione nord ovest attraversando l'attuale provincia cinese del Gansu (in parte anche navigando sul fiume Giallo) fino a Dunhuang, importantissimo centro buddista con le celebri grotte di Mogao. Lì si divideva in tre rami. Uno aggirava il deserto Taklamakan a sud (ai piedi del Tibet). Il secondo invece lo aggirava a nord (ai piedi dei Tien Shan, ovvero "monti celesti"). Questi due rami si riunivano a Kashgar. Il terzo ramo, invece, raggiunta Turpan attraversava i Tien Shan in direzione di Alma Ata (odierno Kazakistan). Tutti questi percorsi si riunivano poi nell'antica Sogdiana e da lì proseguivano attraverso quelli che oggi sono Uzbekistan, Afghanistan, Turkmenistan e Iran fino a Baghdad e poi (in buona parte sfruttando l'Eufrate) fino al Mediterraneo.
Rami meridionali
I percorsi meridionali o vie del Karakorum sono essenzialmente un grande percorso che in Cina scende a sud attraverso il Karakorum (lungo il tracciato seguito ancora oggi dalla moderna strada del Karakorum che collega Pakistan e Cina), per attraversare il Sichuan e raggiungere il Pakistan fino all'oceano Indiano. Da molti porti di queste coste essa proseguiva poi per l'Occidente (mar Rosso attraverso Aden e golfo Persico attraverso lo stretto di Hormuz), innestandosi a un certo punto persino su quello che fu l'itinerario marittimo di Nearco, ammiraglio di Alessandro Magno, nel viaggio di ritorno dalle terre dell'Indo. Se non risalivano il golfo Persico, le merci attraversavano infine la Persia su varie direttrici raggiungendo comunque Baghdad e così via.
A chi piacerebbe un viaggio/avventura così?
Tre anni fa, degli italiani, guidati da Beppe Tenti (quello di Overland, tanto per capirci) organizzarono e realizzaro questo viaggio, proprio partendo da Xi'an, in Cina, arrivando a Milano, in Italia, in un anno esatto.
Come?
In sella a cammelli e cavalli percorrendo 10.510 chilometri in 365 giorni, in 27 tappe, partendo da Xian (Cina) il 30 aprile 2014, e ritorno a Milano l 1° maggio 2015.
E se l'hanno fatto in sella a dei cammelli in un anno, seguendo le stesse 27 tappe, magari in un mese si potrebbe ripercorre in fuoristrada.
A me è un viaggio che attira tantissimo...