Risveglio al camion sotto un pallidissimo sole,la solita leggerissima brezza fresca che però in lontananza è chiaramente una tempesta di sabbia. Vediamo chiaramente verso nord un ammasso enorme di nuvole rossastre e minacciose Colazione con biscotti, latte, caffè, thè marmellata, nutella. Si alterna smontaggio campo e controllo mezzi meccanici. Il sole comincia a scaldare ma tutti siamo ben coperti con pile e qualcuno anche con cappellino di lana. Le nuvole si avvicinano....
Ci rimettiamo in moto e come ogni mattina, quando rimonto in macchina non posso fare a meno di vedere il mare di sabbia che lo oued ha lasciato dentro la macchina. La moquette è completamente marrone e ormai ho rinunciato a tenere la macchina pulita come ero uso fare. Carte di merendine e di caramelle formano uno strato quasi uniforme dietro i sedili anteriori. Comunque sempre meglio che li che non buttati all'esterno. Il vero problema è trovare qualcosa di piccolo in quel marasma. Anche nella cassa viveri, a suo tempo bagnata dall'acqua, c'è un bel casino. qualche intelligentone del gruppo ha lasciato tra i vari barattoli di fagioli, ceci e lenticchie, alcuni pacchi aperti di biscotti ORO SAIWA che sono stati trantumati in polvere finissima dallo sbattimento dei barattoli. Come se non bastasse il contenuto di un paio di pacchi di sale vaga sul fondo della cassa creando dei riflessi bellissime quando i cristalli vengono colpiti dai raggi solari.
Durante la risalita verso El Bhorma veniamo investiti in pieno dalla tempesta di sabbia che ci accompagnerà fin oltre il cubo. L'idea originale di fermarci al cubo per rifare il bagno viene accantonata da tutti. Vento freddissimo, qualche goccia di acqua e visibilità di poco superiore ai 40 mt. Stesso tempo di merda dello scorso anno....
Ripartiamo un po frazionati e dopo un po di km sulla pista balisata dai bidoni, ci accorgiamo che manca un motociclista, Fabrizio. Mi fermo ed attendo che corrado ed Angelo, sempre in moto, tornino indietro a cercarlo. Passano 15 minuti in cui perco il contatto via cb anche con giancarlo. Dopo un po vedo risbucare i motociclisti con Fabrizio recuperato. Si era perso clamorosamente. il vento aveva totalmente cancellato in pochi secondi le tracce di auto e moto e la visibilità era tale da non permettergli di vedere i bidoni a 30 mt da lui. Lo hanno ritrovato che vagava tra le dune senza alcuna idea di dove fosse e di dove andare. Non era neanche riuscito a tornare indietro e ritrovare il cubo. Il rischio è stato grosso anche in questo caso e nuovamente la fortuna ci è stata accanto. Ripartiamo ma degli altri davanti a noi nessuna traccia. Nessuno si è fermato ad aspettarci e questa cosa, avvenuta fin troppo spesso in questo viaggio, è stata sicuramente deleteria in molte occasioni. Nel prossimo viaggio non dovrà più accadere !!!
Arriviamo all'incrocio che a destra porta ad El Bhorma e continuiamo verso la meta. Per strada riprendiamo la macchina del pencio. Dopo un po troviamo gli altri fermi. Proseguiamo di nuovo tutti assieme. Arriviamo in vista di El Bhorma e ci dirigiamo alla pompa di benzina puntualmente chiusa. Attendiamo l'arrivo del gestore e nel frattempo rigonfio le gomme alla macchina. 2,6 davanti e 2,8 dietro.
Alcuni rabboccano i serbatoi. Io evito, ho ancora 100 lt nelle taniche e ancora 2 tacche nel serbatoio. ho percorso la tratta El Bhorma-El Khadra- El bhorma con meno di 80 lt di gasolio. considerato che ad el bhorma un lt di gasolio costa 1,26 dinari decido di non rabboccare. Ripartiamo verso la pipe seguendo la pista inizialmente sabbiosa e abbastanza tortuosa. due moto vanno avanti, poi ci siamo io e Giancarlo con due auto, poi seguono Marco ed il pencio in macchina e le ultime due moto. Causa la pista polverosissima ogni gruppeto si stacca da quello che lo precede di alcune centinaia di mt. La visibilità cala molto a causa della polvere. Rallento per tenere comunque sotto controllo chi mi segue ma non vedo nessuno, la polvere è davvero molta. Rallento ancora e poi ancora ed ancora. Rimango in movimento in prima senza piede sull'acceletatore. Sto camminando a 3-4 km/h spinto dal minimo del motore. Guardo continuamente dal retrovisore e dagli specchi laterali. Finalmente vedo comparire un motociclista e mi rassereno. Purtroppo il mio sorriso dura poco, mi si affianca Fabrizio in modo che mi fa segno di fermarmi. Abbasso il vetro e mi fa: Marco si è cappottato, la macchina s'à 'rvuticat (si è capovolta). Sta con le ruote per aria ma non si sono fatti nulla. All'improvviso l'abitacolo si popola di tanti santi che svolazzano....Faccio inversione e percorro a ritroso 5-6 km. Arriviamo in corrispondenza di una curva e vedo l'altra moto ferma. La macchina è stata raddrizzata con un traino della
Toy del pencio. Il tetto è schiacciato di circa 40 cm in corrispondenza del centro del cristallo anteriore che è frantumato, alcune ammaccature sono anche sul montante posteriore sx e tutto il bagaglio è stato estratto dalla macchina. Considerando che marco portava una 80ina di lt di benzina delle moto il culo ci ha fischiato non poco.... Ovviamente anche in questo frangente il vento e la sabbia in sospensione non ci abbandonano. Non c'è modo di pararsi dalle folate e dalle nuvole di sabbia che ci investono. Dobbiamo assolutamente far ripartire la nissan e ci mettiamo all'opera......
proseguo da casa....... a dopo