seguito:
Diamo una sommaria occhiata al vetro in frantumi. Marco e Barbara sono provati da questa esperienza. Commentano con Sabina e con altri di quanto questo giro sia sovrastato dagli eventi sgradevoli. Marco nonostante la vista disastrosa del patrol ci da una mano prendendo alcuni attrezzi per smontare intercooler ed altro. Dobbiamo far ripartire il motore e Giancarlo è il primo a sporcarsi le mani. Apriamo il cofano e per prima cosa stacchiamo la alimentazione dalla batteria. scolleghiamo il castello che regge l'intercooler e Giancarlo a mò di scimma si accovaccia dentro il cofano. Inizia a smontare la linea di alimentazione delle candelette. In condizioni standard smontare 6 candelette è già un po antipatico, si devono spostare alcuni cavi elettrici, alcuni tubi e poi arrivare con una chiave a tubo alle candelette infognate di fianco alla testata. Intanto qualcuno apre la cassa filtro, rabbrividisce come se avesse visto un mostro e la richiude subito dopo. Il vento è sempre li...a farci compagnia..o se preferite a romperci le palle visto che la sabbia sollevata si deposita su qualsiasi oggetto avessimo smontato dalla macchina compresi i collettori dell'intercooler.
Finalmente Giancarlo riesce a smontare le 6 candelette, alcune intrise di olio. Ingraniamo la prima marcia, chiudiamo il cofano e ci spostiamo dietro per spingere il nissan fino a fargli sputare dai fori delle candelette tutto l'olio che con la macchina capovolta ha attraversato le fasce risalendo (riscendendo con la macchina capovolta) fino alla camera di combustione. Poi attraverso le valvole lo stesso olio è sceso nella cassa filtro annegandolo nell'olio. Come iniziamo la spinta cominciamo a sentire...SQUASH...SPLOACK CIAFF CIAFF e altri rumori simili difficilmente riproducibili scrivendo. L'olio comincia ad essere espulso attraverso i fori delle candelette. Continuiamo a spingere per una ventina di mt. quasi tutti spingono tranne il pencio occupato a fare la scena di pulire diligentemente gli attrezzi messi a disposizione dal gentile marito. Torniamo davanti alla nissan e ben sapendo cosa troveremo solleviamo il cofano. Quello che prima era un vano motore sporco di sabbia adesso è un vano motore coperto di olio nero. Assolutamente tutto il vano è nero di olio, non c'è un cm del motore che sia sgombro da una melma nera oleo-sabbiosa che ha intriso anche il fonoassorbente del cofano. A vederlo era da farsi venire la depressione.....una montagna di olio, nero come carbone, circa 6-7 kg, sputati in pochi secondi in uno spazio di circa 2 mq. Ovviamente il vento continua a soffiare...
giancarlo, ormai nero di olio fino ad oltre i gomiti tenta una vana pulizia del vano e rimonta su per rimontare le candelette. la zona dove erano le candelette era talmente nera di olio che sembrava di lavorare al buio. Lo assistiamo nel rimontaggio con Marco da un lato che guardava. Barbara ogni tanto tentava di aiutarci ma le dicevamo di lasciar fare e di riposarsi. Chi più chi meno.. chi per nulla...abbiamo fatto la ns parte e alla fine decidiamo di tentare il riavvio del motore. ricolleghiamo la batteria, cambiamo il filtro aria, tentiamo una vana pulizia dei collettori intercooler, rimontiamo il tutto, rabbocchiamo circa 5kg di olio e diciamo a marco di salire in macchina. Gli diciamo di avviare il motore ma di spegnere subito dopo. In pratica accendere e spegnere doveva essere una cosa sola. Marco monta in macchina avvia e spegne subito dopo. Il motore ha una accelerata paurosa di 2-3 secondi con una fuorisuscita di fumo nerissimo dallo scarico. poi tutto silenzio. Nessuno parla....Gli dico di riavviare e di attendere 2-3 secondi prima di rispegnere. Il motore si riavvia e subito dopo una piccola accelerata si stabilizza al minimo con un fumo anomalo dallo scarico. L'olio rimasto in giro comincia a bruciare nei cilindri e pian piano il fumo si attenua. Nel frattempo Piero ed Angelo che erano andati avanti non si vedono. La nissan è accesa, mentre siamo li tutti fermi vengono in senso contrario un paio di 80, un 95 ed alcuni motociclisti austro-ungarici che ci chiedono se è tutto ok. Al ns cenno di assenso ripartono verso El Bhorma. Cerchiamo di capire cosa possa essere accaduto per far si che il nissan patrol si sia capovolto e marco ci racconta che pochi km prima, in 2wd, percorrendo una curva all'interno era salito leggermente con la ruota anteriore dx su un cordolo di sabbia che poi saliva fino ad un livello di circa 60cm superiore alla strada. Percorrendolo a circa 60km orari la ruota aveva continuato la salita su questa "rampa" fino a quasi far intraversare la macchina al limite del ribaltamento. Marco si era fermato ed aveva reinnestato le 4wd. ripresa la marcia più tranquillo alla seconda volta si è ritrovato sottosopra. Ipotizzo che facendosi forte del servosterzo, forse, non ha tenuto con sufficiente vigore lo sterzo tra le mani. Anche io ho dovuto fare un paio di correzioni lungo quella pista quando avevo sentito la macchina scodare vistosamente verso l'esterno della curva. Io però avevo avuto uno scodamento verso l'esterno non uno sbandamento del muso verso l'interno. Marco non sa spiegarsi la cosa, rimontiamo in macchina e ripartiamo. Dopo un paio di km, Marco davanti a me, assisto alla medesima scena che mi ha descritto poco prima. Percorrendo a circa 50km/h la curva verso dx e stando all'interno di essa in una traiettoria molto simile alla mia di colpo vedo il nissan che mi si para davanti di traverso col muso perpendicolare al bordo della pista. Lo ho visto ruotare di colpo verso dx, la ruota post sinistra sollevata di circa 40 cm. Monta le tanto amate BFG AT 265/70-16, io le mie amate 7.50-16 molto più sottili delle sue di circa 7 cm. La mia idea è stata che una gomma tanto larga abbia risentito troppo dei solchi lasciati nella sabbia molle e che lo sforzo per avanzare di una gomma tanto larga + la profondità di alcuni solchi + forse la stanchezza, abbiano dato la prevalenza alla voglia della ruota di uscire dai solchi andando verso l'esterno piuttosto che alla forse risposta di marco sullo sterzo demoltiplicato. Fatto sta che Marco riscende dalla macchina solleva le braccia e dice: "esattamente come prima" Anche Barbara scende e ci dice la medesima cosa.
Ricarichiamo il bagaglio nel nissan alla meno peggio e ci rimettiamo in marcia. Scuotiamo la capa e ci rimettiamo in marcia per raggiungere Piero ed Angelo che ci aspettano a quasi 10km avanti sulla pista. Ancora non sanno nulla.
Li raggiungiamo, mangiamo un boccone volante sputando prima tutta la sabbia che abbiamo in gola e ripartiamo. Risaliamo e darriviamo al bivio di El Bhorma col transit abbandonato. Cominciamo la risalita in attesa di beccare la pipe e per fortuna o per sfortuna ci prendiamo una sonora cantonata che ci porta a sbagliare prendendo la pista per Remada. Sul gps vedo sempre più allontanarsi Kamour ed avvicinarsi Remada......... la cosa non mi innervosisce perchè a conti fatti ci permette di riprendere molto prima l'asfalto viste le condizioni di Marco e Barbara. Posto di guardia con i militari che ridono guardando la macchina di Marco e poi dritti per gli ultimi 8km di oggi verso Remada. Arriviamo a Remada, brucio uno stop dei militari ed arrivo in centro di fronte la caserma. Dietro di me non vedo nessuno...lo stop lo ho bruciato solo io. Ma in fondo..chi se ne fotte... Dopo 10 minuti arrivano gli altri. Chiediamo ad un militare se c'è uno spazio dove pernottare. Il soldato chiama un civile di passaggio, gli dice qualcosa e questo ci fa segno di seguirlo. Ci avviamo verso l'uscita di Remada vicino ad una scuola. C'è un prato incolto con tanti eucalipti piantati da poco. Ci fermiamo qui per la notte. Sabina ha una crisi semi isterica ed urla che vuole tornare a casa e che non ne può più. Probabilmente in questa reazione ha giocato molto l'idea iniziale che quella sera vremmo dormito a kamour. Barbara sale in macchinae la consola fino a farla calmare. Tutti stanno aprendo le loro tende. Abbiamo percorso tutti circa 350km, ma i motociclisti sicuramente hanno patito molto molto di più. Prepariamo la cena e tutti non vediamo l'ora di riposare. Nessun fuoco. tutti in tenda. Sabina dorme con me nella mia tenda sul tetto del
Toy. Staremo strettini ma caldissimi e comodi su un materasso di gommapiuma di 8cm molto confortevole.
notte......