XXXIX giorno martedì 15/12/2015
Km 405800
Stanotte la scarsa umidità e la temperatura piacevole fanno si che si dorme bene. Il problema si verifica verso le 6.00 quando i muezzin gli uccelli e le scimmie si mettono a “cantare” tutti insieme dandoci una sveglia che non volevamo. Consumiamo la nostra colazione circondati dai primati, con i quali dividiamo il pane, paghiamo il campeggio e ci dirigiamo al traghetto.
scimmietta
Lo vediamo dall’altra parte della riva e aspettiamo. Aspettiamo. Aspettiamo. Stanchi di aspettare chiediamo ad un tipo a che ora arriverà. Lui ci dice che potremmo a spettare 5 minuti, 15 minuti, un ora, 2 ore……questa è l’Africa. Finalmente il ferry-boat arriva, dopo un ora e mezza, e ci chiedono 200 dalasi per traghettare il Boss. Ok, ma mi accorgo che un altro passeggero con la macchina ne paga 80……questa è l’Africa!!!!
Finalmente possiamo prendere la strada che ci porterà a Banjul, sperando che la situazione migliori. Macchè!!! Per fare i circa 200 km che ci separano dalla capitale ci mettiamo 6 ore. Non perché le condizioni delle strade siano pessime, anzi, ma perché veniamo continuamente fermati da poliziotti o doganieri o militari. Facendo una media, ogni 8/10 km Ezio è costretto a scendere dalla macchina per far vedere che non stiamo trasportando niente di “pericoloso”. Un incubo!!! Ma almeno nessuno ci chiede più soldi, anzi sono tutti molto carini e stupiti dal fatto che siamo arrivati fin qui con il nostro fuoristrada.
Lungo la strada ci fermiamo per pranzare e ci accorgiamo che vicino a noi gli alberi sono pieni di uccelli.
Ripassiamo nuovamente per Soma dove ci fermiamo a fare gasolio, mi sa che questo sarà il nostro ultimo rifornimento di carburante, almeno per questo viaggio. Arriviamo a Banjul verso le 15.30, il traffico è allucinante. Non siamo più abituati a vedere tante macchine, fin ora il massimo era stato superare i carretti trainati da muli. Ci fermiamo in un negozio per fare una ricarica telefonica e chi ti incontriamo? Il ragazzo che ci aveva aiutati il nostro primo giorno in Gambia. Non sappiamo che cosa ci faccia qui, in ogni caso ci aiuta anche stavolta a configurare il cellulare. Che internet sia!!! Siamo a 5 km dalla nostra meta finale e non vediamo l’ora di poterci fermare. Il Sukuta camping è una delusione, non è vicino al mare come si credeva, ma almeno è carino e pulito. Incontriamo Joe, il proprietario tedesco e scorbutico, che ad un cero punto, dopo averci dato informazioni frammentarie, sparisce non si sa dove. Ospite del campeggio c’è un ragazzo olandese, Adriano, che parla perfettamente l’italiano, ed è lui che ci da le dritte giuste su dove trovare un supermercato degno di questo nome. Considerato che siamo ancora decentemente puliti, decidiamo di saltare la doccia e andare a vedere dove poter fare la spesa, cambiare un po’ di euro e dove far lavare la macchina. Troviamo il supermercato ma i prezzi sono pazzeschi, anche il doppi su certi prodotti rispetto all’Italia, quindi compriamo solo lo stretto indispensabile per questi ultimi giorni. Poi troviamo un grosso distributore dove poter lavare il Boss, ma siamo senza soldi e quindi urge trovare una banca. La troviamo ma il bancomat non funziona, strano no? Il vigilante ci vede leggermente disperati e, carinamente, ci accompagna in un’agenzia di cambio, meglio rispetto al cambio al mercato nero di Soma ma non sapremo mai a quanto è il cambio ufficiale. Stanchi ritorniamo al Sukuta e, dopo cena e dopo aver lavato i piatti, andiamo nell’area comune dove troviamo Adriano e altri due ragazzi austriaci che con la loro Lada vogliono arrivare in Sud Africa. Finalmente mi rilasso, stasera è Ezio che parla visto che tutti conoscono il tedesco. Scopriamo che i due ragazzi, Cristine e Stefan, hanno fatto più volte il raduno dei fuoristrada di Gradisca e che conoscono un paio di persone amiche di Ezio. Anche in questa occasione penso che è veramente piccolo il mondo. Ci lasciano anche un indirizzo di un ragazzo svizzero che abita in Benin dove poter eventualmente lasciare l’auto la prossima volta. Stanchi, alle 23.30 andiamo a dormire.
XL giorno mercoledì 16/12/2015
Km 406095
Stanotte ho dormito malissimo, troppo umido e caldo, ma almeno non ci sono le zanzare. In attesa che il marito si alzi per fare colazione, scrivo questo diario sopportando stoicamente il fatto che alle 7.00 di mattina sono già tutta bagnata. Ieri sera avevamo deciso che stamattina saremmo andati in spiaggia a prendere il sole ma, prima Adriano e poi Stefan e Cristine, vengono a vedere l’allestimento del Boss e, si sa che quando i ragazzi parlano di auto e allestimenti…..per farla breve alle 10.30 sono ancora tutti ad ammirare il nostro fuoristrada. Niente mare!!! Per evitare di perdere tutta la giornata decidiamo che ci rilasseremo domani e di pulire tutto oggi. Quindi, mentre Ezio, in compagnia di Adriano, porta il Boss a farsi bello, io porto le cose da lavare in lavatrice alla ragazza addetta a questo scopo e lavo quello che posso a mano.
Ezio ci mette 3 ore a riportare il Boss tutto pulito in campeggio, certo lo ha fatto lavare anche sotto!!! Io ne frattempo stavo iniziando a preoccuparmi, e al suo rientro consumiamo un pasto veloce e continuiamo a lavorare come matti per rendere il fuoristrada efficiente per la prossima volta. È tutto un disfare e rifare, puliamo il pulibile con i pochi mezzi a disposizione, ma alla fine almeno il nostro compagno di viaggio è pulito e efficiente. Alle 18.00 smettiamo di correre come dei forsennati e ci rilassiamo un po’ in attesa della cena. Facciamo due chiacchiere, meglio dire Ezio parla mentre io mi sforzo di capire, coi ragazzi austriaci mangiando una fetta d’anguria, ovviamente si parla sempre delle stesse cose, viaggi, allestimenti e Toyota. Di certo, quest’ultimo, non è tra i miei argomenti preferiti. Alle 20.00 ci accorgiamo che Adriano è andato via senza salutare ne noi ne gli amici austriaci, aveva l’aereo alle 23.00. Non riesco a capire come mai, forse non ci ha visti o……boh! comunque alle 21.00 siamo pronti per andare a dormire, siamo talmente stanchi che nessuno dei due ha voglia di guardare un film.
XLI giorno giovedì 17/12/2015
Km 406102
Siamo costretti a dormire coi sacchi a pelo estivi, gli altri li ho portati a lavare, quindi stanotte niente umido ma freddo! Mi alzo alle 7.00 e, per ingannare il tempo, continuo a fare il bucato a mano, spero che quello che ho dato da lavare in lavatrice me lo diamo oggi asciutto, e a preparare la colazione. La batteria dei servizi non regge più il consumo del frigo e quindi siamo costretti ad aspettare fino alle 10.00, quando arriva Joe, per farci dare la corrente e la password per internet. Anche oggi niente mare!! Continuiamo allora a sistemare le cose prima della partenza. Mi consegnano tutti i panni lavati anche se non perfettamente, e asciugati quindi rifacciamo i letti, sia quelli in tenda sia quello in macchina. Poi è la volta dei vestiti, lasciamo solo lo stretto indispensabile per la prossima volta, e il resto, sedia compresa, lo porteremo con noi in valigia. Poi è la volta delle attrezzature elettroniche, qui resterà il computer, la macchina fotografica, la go pro, le luci da testa ecc… Insomma tra una cosa e l’altra ci va tutta la giornata. Nel tardo pomeriggio andiamo a fare un giro in macchina e cerchiamo un posto carino al mare dove passare la giornata di domani. Giriamo come cretini per trovare il Kunta Kinte, un bar/ristorante consigliatoci da Luca, ma non lo troviamo, o almeno, dovremmo lasciare il mezzo in un parcheggio e lasciare le chiavi a dei giovani parcheggiatori nel caso dovessero spostarlo visto che il parcheggio era pieno di veicoli. Manco morti!! Allora decidiamo che domani andremo al mare a piedi, dal campeggio sono meno di 2 km, così da non aver problemi di parcheggio né bisogno di cercarci un taxi, sperando che ci sia un posto decente. Non vogliamo spostare più la macchina anche perché , anche oggi, siamo stati fermati da varie pattuglie ed, in una di queste occasioni, ci hanno chiesto insistentemente la solita “mandorla”. Quindi domani passeggiata e…..Inshallah!! nel pomeriggio, in campeggio, arriva un ragazzo americano che viaggia in moto dal 2012. Ammira il nostro mezzo di locomozione, è il suo sogno poter viaggiare con un fuoristrada simile al nostro, anche per poter viaggiare più comodamente. Mi piacerebbe chiacchierare con lui, ma già il mio inglese è claudicante poi con lo slang americano peggiora notevolmente. Lo lasciamo in compagnia degli austriaci e noi andiamo a cenare. Stasera per Ezio fagioli con l’ultima confezione di pancetta e latte e orzo per me. Dopo cena si intrattiene parlando con un dipendente del campeggio e carinamente gli cede la macina mauritana visto che ormai abbiamo poche possibilità di portarla in Italia. Nel frattempo io finisco di mettere in ordine e mi faccio una lunga chiacchierata con mia sorella. San internet!
XLII giorno venerdì 18/12/2015
Km406102
Stanotte niente freddo o umido a disturbare il mio sonno in compenso ci pensa la mia vescica a farlo, e per ben tre volte!! va beh mi sa che per farmi una bella dormita dovrò aspettare di tornare a casa. Sveglio Ezio presto perchè oggi ho intenzione di non fare altro che andare al mare. E mare fu!!!! a piedi raggiungiamo la spiaggia, sono solo 2 km, e ci basta attraversare la strada asfaltata e al primo “stabilimento” balneare ci stabiliamo. Ottima scelta considerato che i lettini e gli ombrelloni sono gratis e paghi solamente eventuali ordinazioni di bar o ristorante, in ogni caso non sei costretto a farlo, volendo puoi ordinare solo una bottiglia d'acqua, circa 1 €, e nessuno ti dice niente. Noi invece optiamo non solo di bere ma anche di mangiare a pranzo. Un thè caldo la mattina, fish and chips per Ezio, omelette per me, 2 birre. praticamente trascorriamo una magnifica giornata di sole e relax con la modica cifra di 16 €. Inoltre, scegliendo questa opzione, non hai lo stress di vederti arrivare frotte di persone che cercano di venderti questo o quello mentre stai disteso al sole. Le ore passano piacevolmente, il nostro essere “spalmati” sui lettini viene interrotto solo da brevi passeggiate per raggiungere l'oceano e farci un bagno.
E pensare che siamo a dicembre e che i nostri cari sono a casa a morire di freddo. Nel tardo pomeriggio , sempre a piedi, torniamo in campeggio. Lungo la strada compriamo del pane e delle uova. Raggiunto il Sukuta ci facciamo una doccia, scriviamo cartoline, navighiamo su internet insomma continuiamo a non fare una beata mazza fino all'ora di cena. Stasera carbonara, e che carbonara!!! anche se non abbiamo fatto quasi nulla tutto il giorno decidiamo comunque di andare a letto presto, anche perchè stasera circolano un po' di zanzare e poi è più comodo guardare il film distesi a letto.
XLIII giorno sabato 19/12/2015
km 406129
Stanotte si è dormito bene e, se non fosse stato per il gallo e il muezzin che iniziano a “cantare” alle 5.30, sarei rimasta a dormire ancora per un bel po'. Mi viene in mente che oggi è il nostro ultimo giorno di vacanza e, al riguardo, ho pensieri contrastanti. Da una parte vorrei ancora stare qui a godermi il sole e il caldo, dall'altra ho una voglia pazzesca di rivedere la mia famiglia e di avere finalmente le comodità e la pulizia di casa mia. Certo che noi umani non siamo mai contenti!! Ripetiamo gli stessi gesti, da quando siamo in viaggio, per l'ultima volta e poi andiamo in spiaggia a goderci le nostre ultime ore di caldo. Almeno per quest'anno. Rimaniamo stesi sui lettini tutto il giorno, solo io vado a farmi il bagno, il richiamo delle onde è troppo forte. Ad un certo punto arriva anche una scimietta a farci compagnia.
Alle 15.30 abbandoniamo la spiaggia per ritornare in campeggio dove finiamo di fare i bagagli, mangiamo qualcosa di veloce e aspettiamo il momento di lasciare il Boss. È dura sapere che starà in balia di altre persone e non verrà “coccolato” come facciamo noi di solito, ma è bello sapere che saremo costretti a tornare per riprendercelo. Alle 21.00 ci accompagnano in aeroporto, ½ ora di strada e siamo arrivati. Ci sono 2 aerei in partenza e, quindi, parecchia gente al ceck-in, ma in un ora riusciamo a passare i controlli di polizia senza problemi. Aspettiamo fino alle 23.30 in sala d'attesa leggendo un libro, infatti l'aeroporto è piccolissimo e non c'è niente da fare o interessante da vedere. A mezzanotte l'aereo, puntualissimo, lascia il suolo africano. Pur essendo molto stanchi non riusciamo a dormire, fortunatamente il volo dura poco, in meno di 5 ore siamo in Europa.
XLIV giorno domenica 20/12/2015
Arriviamo a Barcellona in perfetto orario, 5.50 ora locale.
Il tempo di ripassare, anche stavolta indenni, i controlli di polizia e siamo in uno dei più bei aeroporti europei. Un notevole cambiamento, in meglio, rispetto a 5 ora fa. Per ingannare il tempo, 4 ore d'attesa per il prossimo volo, ci facciamo un giro per gli innumerevoli negozi, di dormire non se ne parla, e di mandare messaggi agli amici essendoci wifi gratuito.
Anche qui il volo parte in perfetto orario e alle 11.00 lasciamo Barcellona. Arrivo a Venezia ore 12.15, addirittura con 5 minuti d'anticipo, e non perdiamo neanche tempo al ritiro bagagli. L'abbraccio con mia sorella non è descrivibile a parole, dico solo che dura più dell'attesa per il ritiro bagagli, e poi via verso casa. Alle 14.00 riapriamo dopo quasi 2 mesi la porta di casa, siamo stanchi ma felici.
Km finali 406129
Km percorsi 8352
Conclusioni
E' sempre eccitante iniziare un nuovo viaggio. Sai più o meno dove andrai, ma quello che veramente è eccitazione pura è quello che non sai. Non sai quali saranno le condizioni delle strade, non sai quanto impiegherai a percorrere il tuo itinerario, non sa quale sarà la situazione che troverai nei vari paesi e non sai chi incontrerai. Ma il bello è che questa eccitazione non è mai delusa. Ogni paesaggio visto, ogni strada intrapresa, ogni persona incontrata è sempre una sorpresa. Spiacevole raramente, il più delle volte è molto molto piacevole. E anche quest'avventura non ci ha deluso. E' vero che la maggior parte del tempo siamo stati costretti a vivere in pessime condizioni, che molte volte ho avuto la tentazione di tornare indietro, ma quando ci siamo trovati davanti allo spettacolo magnifico di un alba nel deserto, o quando siamo stati costretti a urlare per sovrastare il rumore delle onde dell'oceano o quando l'ultima cosa che vedevi prima di addormentarti erano milioni di magnifiche stelle splendenti......beh tutti i disagi tutte le sofferenze e la voglia di tornare indietro svanivano. Ogni donna uomo bambino incontrati ci hanno insegnato qualcosa, alcuni non proprio cose edificanti, altri, la maggior parte, cose che terremo con noi sperando di farne tesoro. E anche se la voglia di tornare a casa, e specialmente di abbracciare coloro che amiamo di più al mondo, è forte lo è anche il bisogno e la voglia di vedere cosa c'è dietro la prossima curva, dietro una collina e oltre l'orizzonte.
Continua......